La Enciclica Evangelium Vitae: quale novità?

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L'articolo analizza il testo dell'Enciclica Evangelium Vitae (EV) di Giovanni Paolo II, ricercando ed evidenziando gli elementi di novità in essi contenuti. Anzitutto si rileva un collegamento tra I'EV e l'Enciclica Rerum Novarum di Leone Xill sulla questione operaia. Entrambe, infatti, da una parte toccano un tema di portata sociale e mondiale (non questioni di morale privata), destinato a ripercuotersi nel futuro e dall'altra vedono la Chiesa schierarsi a favore delle parti più deboli dell'umanità. Un secondo elemento di novità in EV è di carattere epistemologico-argomentativo: in EV, cioè, si dà anzitutto la visione di fede e solo in un secondo momento si fa appello alla ragione ed alla legge naturale. Con ciò l'Enciclica si propone di evitare che il dato di fede - tra i credenti - possa considerarsi pleonastico o secondario sui problemi della vita, mentre intende affermare che la visione completa sul valore della vita è quella proveniente dall'ottica della fede, anche se questa non annulla nè si giustappone alla ragione, ma piuttosto la illumina e la arricchisce. Ulteriore novità dell'EV   rappresentata dalle propspettive cultuali che sottende e prospetta. Per la nostra cultura, secondo l'Autore, si tratta di ricostruire alcuni "ponti": 1. tra ragione e fede; 2. fra persona e natura; 3. tra legge civile e legge morale; 4. fra libertà e responsabilità; 5. tra etica dei principi ed etica delle virtù. Anche alcuni aspetti di etica applicata figurano per la prima volta nel Magistero ufficiale della Chiesa grazie a questa Enciclica, ad esempio la valutazione morale dei nuovi "contraccettivi-abortivi" e del problema demografico. Grande rilievo di novità assume la trattazione del rapporto tra etica e diritto. L'Autore conclude che soltanto una valutazione superficiale potrebbe avallare l'opinione che EV non direbbe nulla di nuovo sugli argomenti trattati e che, semmai, avrebbe validità soltanto all'interno della Chiesa.

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Sgreccia, E. (1995). La Enciclica Evangelium Vitae: quale novità?. Medicina E Morale, 44(4), 655–675. https://doi.org/10.4081/mem.1995.967