La nuova legge francese sulla sperimentazione umana

La domanda se devono essere permessi gli esperimenti non-terapeutici sull'uomo, è uno dei punti critici dell'etica medica più discussi attualmente in Francia. Dopo una lunga e difficile fase preparatoria, il Parlamento francese recentemente ha promulgato una legge su questo argomento che dichiara, per la prima volta, legale la sperimentazione scientifica sull'uomo. La presentazione analitica delle diverse prese di posizione francesi, riguardanti le ricerche biomediche e i rapporti delle stesse nel loro ambiente sociale e storico, chiarisce che la Legge suddetta si è intrecciata in un processo graduale di cambiamento di pensiero dei francesi. La legge è l'espressione di un passaggio graduale dal paternalismo all'enfasi sul principio di autonomia, favorito dal Comitè Consultatif National d'Ethique pour le Sciences de la vie et de la santè, che ha promosso una notevole sensibilizzazione ed educazione collettiva. La legge non vuoi essere tanto una innovazione bensì un consolidamento dello stato precedente. Il suo merito principale è la maggiore trasparenza data all'istituzione di Comitati di etica. A questi "comitès consultatifs de protection des personnes dans la recherche biomedicale" viene attribuita una pluralità di compiti. Ma finora nessuno è in grado di valutare se riusciranno davvero a servire come controllo democratico e ad appianare il conflitto fra l'interesse collettivo e i diritti di libertà individuale.