Sul fondamento dei diritti del nascituro: alcune considerazioni bioetico-giuridiche

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Autori

Con questo contributo l'Autore presenta una sintesi dell'articolata e differente problematica dottrinale sull'inizio della vita individuale. L'impegno è quello di indicare un denominatore comune valevole per le diverse ideologie che, in maniera diretta o indiretta, sono presenti dietro le differenti ipotesi dottrinali sull'inizio della vita. Indicazione che, a parere dell'Autore, necessariamente deve cadere sullo statuto biologico dell'embrione e sulle leggi del suo sviluppo, da cui dovrebbe partire ogni discorso sensato per l'indicazione dell'inizio della vita dell'essere umano vivente vita intrauterina e teleologicamente orientato verso la vita postnatale. Dall'ordine biologico e dalle sue leggi alla definizione gnoseologica dello stesso il passo è breve e, secondo l'Autore, scientificamente corretto. Alla conclusione di questa correttezza egli giunge dopo aver sintetizzato la posizione in materia delle dottrine filosofiche piu rappresentative, ed aver notato l'esigenza, comune alle stesse e diffusa ormai da tempo, di riabilitare i principi della filosofia pratica, sia nella versione d'origine aristotelica che in quella d'origine kantiana. I momenti di tale passaggio cosi sono indicati dall'Autore: in ogni individuo vivente vita intrauterina esiste un ordine intrinseco, autonomo, anche se collegato a quello della madre; esso è lo stesso per tutta la vita della persona, dal concepimento alla morte naturale. Esiste un collegamento fra l'ordine insito in ciascun essere umano e l'ordine "metaumano", comunque si voglia qualificarlo (trascendente, immanente, materiale). La vita individuale, sempre che non si voglia professare un individualismo libertario, va considerata nell'ambito delle leggi di tale ordine, e l'ordine individuale è inviolabile come lo e quello "metaumano". E' esso, precisa l'Autore, un ordine inviolabile, che è sacro per coloro che accettano l'etica religiosa.

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Tarantino, A. (1995). Sul fondamento dei diritti del nascituro: alcune considerazioni bioetico-giuridiche. Medicina E Morale, 44(5), 951–984. https://doi.org/10.4081/mem.1995.962