La guerra dei mondi etici: perchè l'accettazione del Post-umanesimo su Marte non implica un seguito sulla Terra

La bioetica spaziale, o l'approccio bioetico all'esplorazione dello spazio, è ancora un campo d'indagine molto limitato che deriva principalmente dai dibattiti che stiamo già avendo sulla Terra. Quando discutiamo di scenari ipotetici come quello della colonizzazione di Marte o di altri pianeti, tendiamo a filtrare tali concettualizzazioni attraverso gli occhi del nostro punto di vista terrestre. Tuttavia, esaminando alcuni degli approcci all'analisi etica dell'esplorazione dello spazio proposti con diversi livelli di entusiasmo da vari studiosi postumanisti, dovremmo resistere alla tentazione di stabilire - o rafforzare - una continuità tra gli standard etici applicati sulla Terra e quelli su Marte (o su altri pianeti o contesti spaziali che differiscono sostanzialmente dalla Terra). Dato che questa tentazione è molto forte nella letteratura attuale, sembra appropriato affrontare il tema in modo da non distorcere la comprensione di ciò che Marte o la colonizzazione dello spazio potrebbero effettivamente implicare per l'umanità. Questo articolo vuole introdurre a un pubblico più ampio la preoccupazione che sia di cruciale importanza riconoscere che l'eccezionalità delle condizioni che si verificano nello spazio non dovrebbe essere utilizzata come strumento per abbassare la guardia verso un'attuazione di massa di rivoluzioni sociali, biologiche ed etiche sulla Terra -intesa come pianeta, ma anche e soprattutto come mondo. Alcuni stati di eccezionalità morale, politica e legale potrebbero essere tollerati nello spazio, ma ciò non significa che la stessa eccezione debba o possa essere implementata sulla Terra.