La consulenza etica nella sterilità di coppia

Pubblicato: dicembre 31, 2002
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Autori

La consulenza alla coppia sterile non consiste solo negli aspetti tecnici di una diagnosi clinica, ma nell'attenzione alle persone nella loro totalità e relazionalità, in particolare alla loro richiesta di aiuto nel fronteggiare la sofferenza generata sia dal desiderio di un figlio, sia dagli insuccessi e delusioni che frequentemente costellano fino a quel momento la ricerca di una soluzione.

Gli Autori, analizzando la letteratura scientifica in merito, rilevano una pressochè esclusiva attenzione all'aspetto psicologico della coppia, per lo più considerato separatamente dalla consulenza per la sterilità. Gli Autori si soffermano sulla consulenza alla coppia sterile nella prospettiva legislativa italiana sulla "procreazione medicalmente assistita": la proposta di legge in questione si sofferma sull'efficacia e sulle modalità di esecuzione delle tecniche, sulla loro abortività, sui rischi per la donna e per l'embrione, ma pure sulle ricadute etiche e sui costi.

La considerazione degli aspetti etici, seppur poco presente in letteratura, non può essere trascurata, essendo in queste procedure implicate la concezione di persona e di famiglia e le finalità riconosciute alla medicina. Non è un fatto eticamente neutro, nè per la coppia nè per il consulente, le cui convinzioni etiche in questa sede si fronteggiano.

Accanto a tali considerazione gli Autori presentano la personale esperienza maturata presso l'Istituto di Bioetica dell'Università Cattolica del S. Cuore, tra il gennaio 2000 e il giugno 2002, su 25 coppie di età compresa tra i 30 e i 40 anni. Dallo studio emerge la delusione della coppia per un comportamento poco umano dei medici precedentemente consultati e la carenza dell'informazione sulle procedure. Il counselling condotto ha previsto una fase di racconto dal quale è emerso, tra l'altro, un'incompletezza nelle indagini mediche eseguite e una scarsa o erronea informazione da parte dello specialista sugli interventi post-diagnostici e una fase di dialogo tra il consulente eticista e la coppia.

Gli Autori concludono che la risoluzione/gestione del desiderio di paternità e maternità della coppia non può prescindere, a motivo della sua complessità e peculiarità, dall'integrazione interdisciplinare di diverse e indispensabili competenze: quella del ginecologo, dell'andrologo, dell'esperto in biologia della riproduzione, dello psicologo e del bioeticista.

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Come citare

Di Pietro, M. ., Mancini, A., & Spagnolo, A. (2002). La consulenza etica nella sterilità di coppia. Medicina E Morale, 51(6), 1019–1038. https://doi.org/10.4081/mem.2002.678