Popolazione e fame nel mondo: agricoltura, alimenti, sviluppo

Pubblicato: agosto 31, 2004
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L'agricoltura fornisce gli alimenti per la nutrizione, costituisce uno dei principali mezzi per ristabilire l'equilibrio dell'agroecosistema ed è motore primo dello sviluppo. Però oggi i 4/5 della popolazione mondiale, in continua crescita, soffrono per carenza di cibo; e ciò, per buona parte, a causa della cattiva distribuzione delle produzioni agricole, delle quali, purtroppo, nei Paesi sviluppati se ne distrugge una parte per ragioni di mercato.

Nel secolo XX, invero, la disponibilità di alimenti ha subito consistenti aumenti, sia per un forte aumento della produzione areica (aumentata in media di 4-5 volte) sia per l'aumento della superficie coltivata (messa a coltura di terreni prima non coltivati, bonifica, irrigazione), tanto che nei Paesi industrializzati oggi si dà molto più spazio alla qualità dei prodotti. Il detto aumento è dovuto principalmente alle moderne tecnologie e all'impiego di consistenti mezzi tecnici (concimi, fitofarmaci), questi ultimi spesso causa d'inquinamento e di notevole consumo di energia fossile.

Tuttavia vi è la possibilità di aumentare ancora l produzione, nel rispetto dell'ambiente, con l'agricoltura ecocompatibile che prevede l'impiego corretto dei mezzi tecnici, il ritorno ad antiche pratiche agricole con nuovo significato. Vi è altresì la possibilità di utilizzare l'agricoltura per l'equilibrio dell'agroecosistema (difesa del suolo, riduzione dell'anidride carbonica nell'atmosfera).

Questi obiettivi, già molto impegnativi nei Paesi industrializzati, vanno perseguiti con attenzione nei Paesi in via di sviluppo, coinvolgendo maestranze e dirigenti locali e suggerendo modelli di sviluppo che tengano conto delle caratteristiche ambientali di ciascuna zona (condizioni socio-culturali e condizioni pedoclimatiche).

L'autore, dopo di aver esaminato i problemi tecnico-scientifici connessi con ciascun argomento trattato, chiude con una nota di ottimismo, desunta dalla sua lunga attività di agronomo trattato, chiude con una nota di ottimismo, desunta dalla sua lunga attività di agronomi e dalla conoscenza diretta delle potenzialità produttive di diverse regioni del mondo, nonchè dagli studi di altri autori. Afferma, cioè, che l'agricoltura è in grado di fornire gli alimenti per tutti gli abitanti del Pianeta, purchè si vincano gli egoismi di alcune nazioni, e nelle previsioni lo sarà anche quando nel 2030 gli abitanti saranno 8,27 miliardi.

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Come citare

Postiglione, L. (2004). Popolazione e fame nel mondo: agricoltura, alimenti, sviluppo. Medicina E Morale, 53(4), 767–791. https://doi.org/10.4081/mem.2004.632