Il dibattito in Bioetica - Il suicidio medicalmente assistito: la visione della teologia cattolica

Pubblicato: 3 aprile 2025
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Il dibattito teologico sul suicidio medicalmente assistito, alla luce della sentenza della Corte Costituzionale n. 242/2019, evidenzia la complessità della questione, intrecciando filosofia, teologia e morale. La Chiesa cattolica, pur riconoscendo la soggettività delle condizioni personali, considera il suicidio un male oggettivo, ponendo la morte in relazione al peccato e al mistero dell’iniquità. Attraverso un’analisi escatologica e cristologica, si evince che la morte non è un semplice evento biologico, ma un atto carico di significato storico e salvifico, in riferimento alla morte e resurrezione di Cristo. La riflessione teologica, ripresa nel ‘900 grazie a pensatori come Rahner e Balthasar, sottolinea l’indisponibilità della vita e la libertà umana come chiamata all’abbandono fiducioso in Dio. La Chiesa ribadisce che il suicidio assistito rappresenta un atto di autodeterminazione radicale che contrasta con la dimensione trascendente della libertà umana. Il messaggio cristiano si offre come testimonianza universale, ponendo un interrogativo profondo anche per chi è al di fuori della fede: la morte resta un mistero che interroga la ragione e la libertà dell’uomo.

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Raspanti, A. (2025). Il dibattito in Bioetica - Il suicidio medicalmente assistito: la visione della teologia cattolica. Medicina E Morale, 74(1), 117–124. https://doi.org/10.4081/mem.2025.1633