https://doi.org/10.4081/mem.2022.1204
Attitudini personali e opinioni negazioniste sulla pandemia di COVID-19 in Italia: un'indagine nazionale
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Autori
Sin da quando il COVID-19 ha iniziato a diffondersi, le ipotesi riguardanti le possibili cause della malattia e il suo trattamento sono aumentate in modo esponenziale in tutto il mondo, generando timori e preoccupazioni. Tale contesto di incertezza, così come i grandi cambiamenti che le persone sono state costrette ad accettare nella loro vita quotidiana, hanno messo in discussione la popolazione generale, influenzando inevitabilmente l'opinione pubblica e l'immaginario collettivo, con anche un impatto negativo sul rispetto delle politiche di salute pubblica. Il presente studio ha esplorato gli atteggiamenti personali nei confronti della pandemia da COVID-19 e la loro associazione con le tendenze negazioniste nel contesto italiano. L'obiettivo è stato quello di analizzare la rilevanza di questi fenomeni e la loro presenza in relazione alle motivazioni che li sostengono, al fine di migliorare l'efficacia della sanità pubblica in diversi ambiti. Un questionario online è stato predisposto per sondare la popolazione generale di età superiore ai 18 anni su tutto il territorio italiano, tra cui studenti e professionisti della salute, per garantire la diversità geografica e professionale. La popolazione generale è stata stratificata anche in base alla loro esperienza diretta o indiretta del COVID-19, mentre i partecipanti del settore sanitario sono stati reclutati in base al loro impiego in un centro COVID. Un totale di 2110 questionari è stato compilato tra dicembre 2020 e aprile 2021. Tra i partecipanti, l'85,45% è in totale disaccordo con la possibilità che il COVID-19 non sia reale e che il sistema culturale, sociale ed economico abbia voluto farci credere il contrario, mentre il 69% ha dubbi su quanto affermato finora sull'esistenza del COVID-19. La fiducia nelle istituzioni e il tipo di esperienza vissuta con il COVID-19 hanno influenzato queste convinzioni. I risultati mostrano inoltre che lo stress, l'ansia, la tristezza e la vulnerabilità sono aumentati rispetto al periodo precedente alla pandemia da COVID-19. Questa indagine nazionale ha evidenziato quanto siano importanti i comportamenti basati sulla responsabilità sociale e sulla prudenza razionale per la salvaguardia della vita umana.
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