Etica e semantica

Pubblicato: ottobre 31, 1990
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Autori

Studiando la terminologia oggi in uso per designare le operazioni sull'embrione, l'articolo analizza due aspetti collegati: a) le connotazioni implicite, b) le nozioni antropologiche supposte. Nella prima parte dimostra che tutte le espressioni (da manipolazione e ingegneria genetica fino a "procreatica") non sono soltanto neutrali descrizioni scientifiche, ma mirano a suggerire una valutazione positiva, distogliendo l'attenzione dagli aspetti problematici, personali e sociali, degli interventi. La seconda parte studia la tensione nozionale tra la natura biologica dell'embrione e la necessaria attribuzione ad esso della qualità di persona su base primariamente filosofica. Entro i limiti di un approccio solo linguistico, giunge a suggerire che la multipolarità delle espressioni è un segno positivo e fecondo della coscienza ineliminabile della non riducibilità dell'embrione umano a semplice oggetto di tecnologia.

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Come citare

Lombardi, M. (1990). Etica e semantica. Medicina E Morale, 39(5), 915–932. Recuperato da https://www.medicinaemorale.it/mem/article/view/1160