Implicazioni etiche nel trattamento farmacologico dell'anziano

Pubblicato: agosto 31, 1994
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Autori

In età senile la prescrizione di un trattamento farmacologico implica numerosi problemi etici poichè la patologia iatrogenica da farmaci assume maggiore importanza e gravità rispetto alle età precedenti. Un eccesso di medicamenti espone l'anziano ad una più elevata percentuale di effetti collaterali e sono frequenti in età senile l'autoprescrizione di medicamenti e la scarsa adesione al trattamento farmacologico instaurato dal medico. Gli Autori ribadiscono alcuni principi etici nella prescrizione di farmaci a pazienti anziani per indurre, nel rispetto della persona, minimi rischi con il massimo di benefici. E' necessario abituarsi ad una corretta anamnesi farmacologica, circoscrivere l'obiettivo terapeutico principale, non prescrivere più farmaci di quanto il soggetto possa tollerare. E' anche indispensabile semplificare lo schema di trattamento e fornire tutte le informazioni possibili al paziente ed ai familiari per migliorare l'adesione alla terapia prescritta. Occorre infine controllare la comparsa di eventuali effetti collaterali, tenendo presente che l'anziano è sempre un soggetto ad alto rischio di patologia iatrogenica da farmaci e di inadeguata compliance al trattamento. Nella "cura globale" del paziente in età senile l'obiettivo principale è di recuperare il massimo dell'autonomia consentita e di mantenerla il più a lungo possibile. Ciò significa non soltanto una terapia farmacologica, ma anche la prescrizione di interventi riabilitativi, di attività motoria, di attività occupazionali e socializzanti. L'età avanzata e molto avanzata non è mai un ostacolo ad un trattamento farmacologico, ma occorrono più prudenza, maggiori controlli e verifiche ed una nuova cultura meno medicalizzante. Gli Autori elencano i criteri utili per migliorare l'adesione alla terapia con farmaci, i possibili livelli di responsabilit  del medico nell'indurre i rischi di una patologia da medicamenti in età senile e le ipotesi di soluzione dei problemi etici connessi. Presenza di patologia multipla non significa sempre poliprescrizione. I farmaci vanno limitati alle patologie emergenti, creando delle priorità di trattamento per problemi clinici, riducendo i dosaggi ed evitando medicamenti di non comprovata utilità ed efficacia.

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Come citare

Cavazzuti, F., Nardi, R., & D’Anastasio, C. (1994). Implicazioni etiche nel trattamento farmacologico dell’anziano. Medicina E Morale, 43(4), 637–665. https://doi.org/10.4081/mem.1994.1006