Dignità e missione della donna nell'Insegnamento di Giovanni Paolo II

Published: October 30, 2007
Abstract Views: 753
PDF (Italiano): 1
Publisher's note
All claims expressed in this article are solely those of the authors and do not necessarily represent those of their affiliated organizations, or those of the publisher, the editors and the reviewers. Any product that may be evaluated in this article or claim that may be made by its manufacturer is not guaranteed or endorsed by the publisher.

Authors

L'articolo intende offrire un quadro sistematico dell'insegnamento di Giovanni Paolo II sulla donna, prendendo in esame numerosi scritti (Lettere, Messaggi, Udienze), primo fra tutti la Lettera Apostolica "Mulieris Dignitatem". L'autrice, ripercorrendo il pensiero del Pontefice, affronta il tema della dignità della donna secondo diversi piani o livelli: teologico, filosofico, sociale e culturale. La lettura teologica mette in luce la verità sulla donna, così come scaturisce dalla Sapienza Creatrice di Dio e così come perfettamente si rivela nella Storia della Salvezza con Maria, Sposa e Madre di Dio. La lettura filosofica sottolinea la specificità ontologica della donna: "femminilità e mascolinità sono tra loro complementari non solo dal punto di vista fisico e psichico, ma ontologico" (Lettera alle donne, 7). Il genio della donna, così frequentemente chiamato in causa da Giovanni Paolo II, rivela questa specificità e si esprime nella capacità di leggere gli eventi e guardare l'essere umano con gli occhi del cuore. Le letture teologica e filosofica dell'antropologia femminile sostanziano una specifica missione sociale e culturale della donna, che è la promozione di un'autentica civiltà, basata sulla radicale affermazione del valore della vita e del valore dell'amore. L'articolo si conclude con l'appello di Giovanni Paolo II rivolto alla responsabilità delle stesse donne: "tocca a loro di farsi promotrici di un nuovo femminismo che, senza cadere nella tentazione di rincorrere modelli maschilisti, sappia riconoscere ed esprimere il vero genio femminile in tutte le manifestazioni della convivenza civile, operando per il superamento di ogni forma di discriminazione, di violenza e di sfruttamento" (Evangelium vitae, n. 99).
----------
This artiche intends to offer a systematic outline of John Paul II's teaching about women, taking into accont several writings (Letters, Messages, Audiences), first of all the Apostolic Letter "Mulieris Dignitatem". The author reconsiders the Pope's thought and analyses the subject of women's dignity according different plans or levels: theological, philosophical, social and cultural. The theological approach enlightens the truth about women as it originates from God's creative Wisdom and is perfectly revealed in the History of Salvation with Mary, Bride and Mother of God. The philosophical approach underlines women's ontological specificity: "Womanhood and manhood are complementary not only from the physical and psychological points of view, but also from the ontological (Letters to Women, 7). The genius of women, so frequently recalled by John Paul II, reveals this specificity and is expressed in the capacity to interprete events and look at human being with the eyes of the heart. The theological and anthropological approaches of feminine anthropology substantiate women's specific social and cultural mission, that is the promotion of an authentic civilization, based on the the radical assertion of the value of life and love. The article ends with John Paul II's calling addressed to the responsibility of women themselves: "It depends on them to promote a "new feminism" which rejects the temptation of imitating models of 'male domination', in order to acknowledge and affirm the true genius of women in every aspect of the life of society, and overcome all discrimination, violence and exploitation" (Evangelium vitae, n. 99).

Dimensions

Altmetric

PlumX Metrics

Downloads

Download data is not yet available.

Citations

How to Cite

Mele, V. (2007). Dignità e missione della donna nell’Insegnamento di Giovanni Paolo II. Medicina E Morale, 56(5). https://doi.org/10.4081/mem.2007.306