Vera retorica vera responsabilità sociale

  • Fabrizio Russo | f.russo@unicampus.it Dottore di ricerca in Bioetica, Istituto di Filosofia dell’Agire Scientifico e Tecnologico (FAST), Università Campus Bio-Medico, Roma, Italy.

Abstract

La responsabilità sociale richiede come condizione essenziale il dialogo tra due soggetti: il titolare della responsabilità ed il destinatario della responsabilità stessa. La responsabilità sociale è una virtù che spinge chi la pratica a cercare il bene della comunità attraverso l’esercizio della propria attività professionale, imprenditoriale, istituzionale e, così facendo, secondo la proposta aristotelica, il soggetto di tale virtù perfeziona se stesso, l’attività esercitata e il destinatario dell’attività stessa. Tale preoccupazione per i bisogni della comunità esprime in realtà qualcosa del punto di vista dell’impresa circa la sua relazione con la comunità, dice del suo modo di essere parte, componente, a corporate citizen, della comunità. L’ospedale è il luogo per eccellenza in cui ci si prende cura degli altri e l’arte del saper dire bene le cose è applicabile non solo alla relazione medico- paziente ma anche ad altri ambiti; in particolare qui si desidera sviluppare la relazione tra l’ospedale inteso come organizzazione e i destinatari del suo operato. Si intende infatti sottolineare che dire bene le cose sia un aspetto essenziale della responsabilità sociale (RS) di un ospedale ed in particolare, dal momento che la RS è una virtù applicabile ad un’organizzazione solo su un piano analogico, un aspetto essenziale della RS di un direttore generale di un’organizzazione sanitaria. La fiducia generata da un buon direttore generale di un’organizzazione sanitaria è capace di favorire la cooperazione responsabile necessaria a realizzare il fine dell’azienda sanitaria, stimolando la rete di attori che partecipano con il loro contributo a realizzare tale fine. Il buon oratore è capace di promuovere nei suoi interlocutori quelle energie necessarie a realizzare nel modo migliore possibile il loro compito, incoraggiandoli a formulare propositi pratici per conseguire il loro perfezionamento e quello degli altri ed in definitiva a realizzare il bene comune. Pertanto perché la retorica sia credibile e assolva alle funzioni per cui è preposta è necessario che dica dell’agire virtuoso degli operatori dell’azienda sanitaria: la vera retorica necessita di vera responsabilità sociale.
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The social responsibility (SR) requires as essential condition a dialogue between two subjects: the responsibility’s owner and his/her beneficiary. The social responsibility is a virtue. It pushes to pursue the community’s good and in this way, according the Aristotelian proposal, the social responsibility’s owner improves himself/herself, his/her activity, and the activity’s beneficiary. This attention to community’s needs says something about the firm’s point of view in relationships with its community. The hospital is the typical place for taking care of the others and the art of saying well can be applied to the physician-patient relationship but also to other fields. To say well is an essential condition of the hospital’s SR and particularly, since the SR is a virtue applied to an organization in analogic way, an essential aspect in the social responsibility of a general manager, in an hospital. The confidence inspiring a general manager is able to promote a responsible cooperation in order to carry out the health firm’s end. A good orator is able to generate in the others those essential energies in order to carry out their duties in the best way and the common good. However true rhetoric needs true SR.

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2014-08-30
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Retorica, responsabilità sociale, sanità, bene comune / Rhetoric, social responsibility, healthcare, common good
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Russo, F. (2014). Vera retorica vera responsabilità sociale. Medicina E Morale, 63(4). https://doi.org/10.4081/mem.2014.53