Por una bioética sin adjetivos (II) Bioética, interdisciplinariedad y sociedad plural

Abstract

L’Autore affronta la questione della fondazione della Bioetica in una società pluralistica in relazione agli scopi che essa dovrebbe perseguire. Contrariamente alle correnti di pensiero che la vorrebbero come scienza neutrale e strumento per raggiungere un consenso intersoggettivo su determinate questioni – anche attraverso l’utilizzo di una lingua franca scevra da contenuti assiologici – l’Autore ripropone la necessità di concepire una Bioetica razionale e ragionevole. Ciò può essere realizzato attraverso il superamento della contrapposizione tra Bioetica laica e Bioetica cattolica, il riferimento ad una antropologia normativa, l’utilizzo di una rigorosa “biofilosofia”, l’apertura al dato rilevato ed alla Teologia e soprattutto una fondazione costitutivamente personalista.
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The author deals with the question of the foundation of Bioethics in a pluralistic society, considering the aims that it should pursue. Contrary to the thought streams that consider it as neutral science and a mere instrument to reach an intersubjective consent on some questions – also using a language free forma axiological content – the author proposes the necessity of conceiving Bioethics as rational and reasonable. This can be realized overcoming the opposition between a lay and a catholic Bioethics, referring to a normative anthropology, using a rigorous “biophilosophy”, being open to the Revelation and Theology and, overall, a personalistic foundation.