La sentenza del TAR-Puglia n. 3477/2010: l’accesso degli obiettori di coscienza ai Consultori familiari pubblici

  • Marina Casini | marina.casini@rm.unicatt.it Ricercatore, Istituto di Bioetica, Facoltà di Medicina e chirurgia “A. Gemelli”, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma, Italy.

Abstract

Il presente contributo esamina la decisione del Tribunale Amministrativo della Regione Puglia – sentenza n. 3477 del 14 settembre 2010 – con cui è stato riconosciuto il diritto degli operatori sanitari obiettori di coscienza di poter essere presenti nei Consultori familiari pubblici attraverso la partecipazione ai bandi di concorso. Si tratta di un risultato importante espressione del principio di non discriminazione. Tuttavia, la sentenza suggerisce anche una riflessione più ampia e articolata sulla funzione dei Consultori in ordine alla tutela del diritto alla vita dei figli concepiti e della maternità durante la gravidanza.
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This paper examines the decision of the Administrative Court of Puglia Region – Case No. 3477 September 14, 2010 – by which has been admited the right of health workers conscentious objectors to be present within public family advice bureaus participating in announcement of competition. This is an important expression of the principle of non-discrimination. However, the decision also suggests a broader debate and articulate the role of Consultants in order to protect the right to life of children and the motherhood during pregnancy.

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2010-10-30
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Biodiritto, Legge 194/1978, obiezione di coscienza, aborto, maternità, gravidanza, consultori, consulenza / Biolaw, Law 194/1978, conscientious objection, abortion, motherhood, pregnancy, advice, consultation
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How to Cite
Casini, M. (2010). La sentenza del TAR-Puglia n. 3477/2010: l’accesso degli obiettori di coscienza ai Consultori familiari pubblici. Medicina E Morale, 59(5). https://doi.org/10.4081/mem.2010.198